Guinizzelli "padre" dello Stilnovo 


Chi fu Guido Guinizzelli e, soprattutto, perché è considerato "padre" dello Stilnovo? 
Chi fu Guido Guinizzelli ve lo spiego nella mia videolezione a lui dedicata, che si apre con una scheda del personaggio (l'immagine che vedete sotto è tratta come sempre da una delle lavagnette che vi propongo nel video per seguire meglio la lezione e prendere appunti):

Quando visse Guinizzelli? Fra il 1230 (circa) ed il 1276. 
Di dove era originario Guinizzelli? Di Bologna. 
Che mestiere faceva Guinizzelli? Se vi aspettate che vi risponda "poeta", rimarrete delusi... Era un giudice! Ricordate infatti che all'epoca il poetare era un'attività che veniva svolta a latere di altre professioni (i poeti della scuola siciliana, per esempio, erano tutti funzionari della Magna curia di Federico II): gli Stilnovisti, in particolare, avevano una preparazione giuridica ed erano impegnati nel governo del Comune. 
Che cosa scrisse Guinizzelli? Un "canzoniere" di 25 componimenti, fra i quali spicca quella che è considerata la "canzone-manifesto" dello Stilnovo: Al cor gentil rempaira sempre amore.  


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Quello che non tutti sappiamo è che l'appellativo di "padre dello Stilnovo" non gli deriva dagli studiosi e dai critici moderni, come spesso accade, ma risale nientedimeno che a Dante: così infatti lo chiama incontrandolo nel Purgatorio, canto XXVI, e sulla scia del Vate è diventato per noi il "padre dello Stilnovo". L'occasione dell'incontro ve la spiego all'inizio della videolezione, durante la quale vi illustro anche un altro aspetto fondamentale: Guinizzelli NON fu il fondatore dello Stilnovo, come spesso sentiamo e leggiamo, ma il suo "anticipatore":  è infatti solo in questo che va interpretato l'appellativo attribuitogli da Dante.

Ma quale fu la poetica di Guinizzelli e in che senso egli "anticipa" lo Stilnovo? DFA53AA4 789B 410D B1DF 723FAF423571La sua "cifra" caratteristica è duplice, tematica e stilistica: sotto il primo aspetto, egli _anticipa_ (appunto) la concezione dell'amore come esperienza spirituale che ingentilisce il cuore ed esprime l'anelito dell'uomo alla bellezza e alla perfezione; sotto il secondo, i suoi versi si distinguono per dolcezza e levità del poetare. Di tutto questo vi parlo in maniera come sempre chiara e approfondita. Buon ascolto!

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